La Geografia

Facente parte di una sontuosa biblioteca Principesca del rinascimento, la Geografia di Francesco Berlinghieri, è appartenuta a Lorenzo il Magnifico, di cui porta miniati, nella prima carta lo stemma e le imprese, unitamente a quelle di Clarice Orsini; titoli in oro nelle tavole dell'atlante che disegnano mari e fiumi in un vivido azzurro, monti sfumati di giallo, città in chiaroscuro.

Geografo umanista fiorentino del sec. XV. La famiglia dei Berlinghieri è ripetutamente ricordata nella storia di Firenze fino dai primi anni del Duecento.

La Geografia, poema in terza rima membr., sec. XV, mm. 438x355, c. I, 195 num. recente, delle quali 140 per il testo e 55 per l’atlante miniato. Scrittura umanistica a due colonne. Proviene dalla Biblioteca di Carlo Pertusati.

Le carte sono tutte entro cornici lineari, hanno il mare e i fiumi in azzurro, ad eccezione del Mar Rosso che nel mappamondo è dipinto di rosso; i monti in giallo, le selve e le città a chiaroscuro. In oro i titoli generali delle carte ed i nomi scritti sul turchino del mare, mentre i nomi delle regioni e delle provincie sono in rosso.

Il contenuto del codice, sia per il testo sia per le carte geografiche non differisce dall’unica edizione a stampa di questo libro impresso, fra il 1480 e il 1482, inFirenze per Nicolo Tedesco.

Delle 31 carte geografiche, 27 (un mappamondo, 14 carte dell’Asia, 4 dell’Africa, 9 dell’Europa), sono opera di cartografi che si sono attenuti esclusivamente ai criteri di Tolomeo, 4 ( Spagna, Gallia, Italia e Palestina) sono state rettificate grazie alle indicazioni dei naviganti che, durante il viaggio, correggevano le imprecisioni e gli errori delle carte sulla base di scrupolose annotazioni e accurate misurazioni.