Sala cataloghi

frontespizio catalogo manoscrittoEx sartoria del Palazzo di Brera, la Sala Cataloghi è il cuore della biblioteca. Fu costruita nel 1818 su progetto dell'architetto Pietro Gilardoni, demolendo la vecchia sartoria dei Gesuiti, per soddisfare la necessità di nuovi spazi. La sala fu arredata con scaffalature e ballatoi in legno nel 1820 e affrescata dal pittore Gaetano Vaccani con una decorazione a finte cupole cassettonate. 

La sala è arredata, oltre che dalle librerie a muro dei primi dell'800, da un lungo mobile in legno contenente il catalogo generale cartaceo a schede (ordinato per autori e per soggetti) e i cataloghi a volumi (i cosiddetti "libroni", riproduzione fotostatica del vecchio catalogo manoscritto).

Dalla Sala Cataloghi si accede a vari servizi, tra cui quello di prima accoglienza: per iscriversi alla biblioteca bisogna recarsi proprio qui.
Nella sala si trovano anche le postazioni per accedere al catalogo online Opac, le postazioni per la consultazione delle teche Rai e dei giornali microfilmati. In fondo alla sala, infine, si trovano il bancone della distribuzione e del prestito, da cui vengono consegnati i libri dai magazzini ai lettori.

La Sala Cataloghi un tempo era anche detta Sala del Globo proprio perché al centro era collocato un grande globo terrestre manoscritto, realizzato nel 1829 sotto la direzione scientifica dell'Osservatorio astronomico di Brera, che permise di ottenere una rappresentazione del pianeta conforme alle più recenti ed esatte misurazioni e aggiornata sulle scoperte degli esploratori. Il globo infatti non è di forma sferica ma riproduce lo schiacciamento dei poli. Su una larga fascia di ottone, collocata sul cerchio dell'orizzonte, furono incise le latitudini e le longitudini delle principali città del mondo e le altezze delle più note montagne. Oggi il "globo" si trova nella Sala Maria Teresa. Globo terrestre ligneo